Il sarto svolge un mestiere antico che, però, è recentemente stato riscoperto ed è tornato in auge.
Si tratta infatti di un lavoro creativo che permette di mettere in campo preparazione ed estro facendo guadagnare piuttosto bene. La creatività sartoriale italiana è ammirata ed elogiata in tutto il mondo ma la professione del sarto viene fin troppo spesso svalutata.
Purtroppo, tra le nove nuove generazioni, i ragazzi che scelgono questa professione sono pochi anche se, per contro, la domanda da parte delle sartorie che li cerca è in costante crescita. giovani che puntano su questa strada non sono molti. Le sartorie che li cercano, invece, sono parecchie.
Complice anche la crisi economica che stiamo vivendo a livello mondiale, siamo portati a riscoprire mestieri dimenticati da tempo per farli diventare nuove risorse di guadagno. Ma vediamo insieme come fare a diventare sarti.
Cosa fa il sarto?
Tra gli strumenti del mestiere come ago, filo, forbici, scucipunti, spilli, macchina da cucire professionale, strumenti vari per la misurazione, strumenti per segnare il tessuto, competenze e fantasia riesce a:
- Dar vita nuova vita ad abiti che necessitano di modifiche: un sarto è in grado di riadattarli, nel limite del possibile, alla naturale evoluzione fisica di chi li indossa. Capita di comprare un abito particolarmente costoso e dovervi rinunciare dopo poco per qualche Kg in più o in meno? Ma perché separarsi da un abito che potrebbe ancora servirci in parecchie occasioni? Meglio rivolgersi ad un sarto
- Rimodernare capi vintage: quante volte ti sei innamorata di una giacca oversize anni 80 ma hai sentito il bisogno di ridimensionare le spalline? Alzi la mano chi non ha perso la testa per un Levis vintage originale ed ha avuto bisogno di migliorarne la vestibilità. Per non parlare di capi importanti che giacciono nell’armadio di mamme e zie pur essendo iconici e griffati. Un peccato no?
- Creare modelli nuovi: negli ultimi anni è sempre più di tendenza avere abiti su misura. La vestibilità di una giacca può davvero fare la differenza tra il successo ad un evento ed un grosso flop. Trovare una camicia comoda e fit al punto giusto può permetterci di valorizzare qualsiasi fisico. Un pantalone che cade ad arte può slanciare la figura. Per non parlare dei dettagli! Sapevi che un sarto, nella realizzazione di un abito, tiene conto proprio di tutto per poterti offrire un capo che rasenta la perfezione? Addirittura, in fase di realizzazione di una camicia, si valuta il lato in cui si indossa l’orologio, soprattutto se di dimensioni (e valore) importante.
Come diventare sarto?
Un bravo sarto deve essere in grado sia di sistemare abiti già confezionati che di crearne di nuovi. E’ dunque indispensabile saper cucire, accostare, rinforzare e rifinire le diverse stoffe per poter svolgere questo lavoro. In realtà i prerequisiti per diventare sarto non sono eccessivamente impegnativi.
Un corso che insegni le tecniche di base ti permette di iniziare a lavorare subito. Diverso è, però, voler diventare un sarto di successo in grado di farsi apprezzare nel suo settore di competenza.
ll sarto è un artigiano capace di realizzare un abito, in tutti suoi passaggi ma, per intraprendere questa professione non è necessario nemmeno il diploma. Sono molti i corsi di preparazione specifica tra cui scegliere, sia privati che statali. Tra i più noti ricordiamo gli Ipsia: Istituti professionali di Stato per l’industria e l’artigianato. Sono in grado di fornire la qualifica triennale di operatore della moda.
Se poi vuoi specializzarti ancora di più valuta le università o le scuole tecniche che potrebbero avere corsi di cucito, design e moda. Considera anche l’idea di seguire delle lezioni di economia aziendale per apprendere le tecniche base di gestione della tua futura attività. Molti sarti diventano imprenditori di se stessi ed hanno bisogno di sapersi destreggiare anche tra fatture, pagamenti e fornitori.
Quanto si guadagna col lavoro di sarto?
Quello del sarto è un lavoro creativo e ben remunerato che è alle prese con un processo di modernizzazione ed un ricambio generazionale in grado di dare nuova linfa vitale al settore.
Ovviamente possiamo parlare solo di stime ma, indicativamente, lo stipendio per una apprendista arriva a 1.200 euro al mese. Le possibilità di fare carriera però sono davvero molte! Un tagliatore professionista ne guadagna anche 7 mila.
Senza contare poi che questi sono solo gli stipendi come dipendente ma, lavorando in modo autonomo, posso crescere esponenzialmente sulla base delle proprie capacità lavorative e di marketing. Ecco perché, in fase di studi, è utile non tralasciare l’aspetto social e manageriale.
Un sarto che realizza abiti riesce a guadagnare da 1.500 a 5 mila euro, a seconda del lavoro svolto e della qualità dei tessuti che tratta. L’abito di sartoria è un qualcosa in più ed è bene puntare su questo valore aggiunto per riuscire ad offrire un prodotto qualitativamente migliore ed economicamente più redditizio.
Parlando di quanto guadagna un sarto, va tenuto in considerazione il fattore tempistiche. Un professionista che si limita a riparazioni sartoriali avrà un guadagno immediato ma minore rispetto a chi si occupa di confezionamento. Un sarto che confeziona abiti su misura, magari con tessuti pregiati, deve tenere in considerazione che i guadagni potrebbero arrivare dilazionati nel tempo anche se saranno più alti.
C’è poi un altro aspetto da tenere in considerazione. Oltre alle classiche sartorie, ci sono fette di mercato più di nicchia ma molto interessanti da un punto di vista lavorativo ed economico. Si pensi, ad esempio, alla realizzazione di costumi teatrali!
Un bravo sarto deve saper fare anche l’imprenditore e riuscire ad inserirsi in un mercato in costante evoluzione. Può offrirsi di effettuare riparazioni sartoriali presso boutique di lusso o centri specializzati, oppure cavalcare il trend del momento che vede sempre più persone alla ricerca di servizi a domicilio.
Un sarto che è disposto ad andare a casa dei propri clienti, magari con un book fotografico ed uno di campioni di tessuto al seguito, sarà in grado di fidelizzare molti più clienti di quello che si limita ad aspettarli in negozio.