Piattaforme aeree? Capiamone un po’ di più. Lavorare in edilizia significa usare tutta una serie di strumenti e servizi indispensabili allo svolgimento delle varie attività. Tra gli strumenti più utili, in diversi contesti, ci sono le piattaforme aeree, ne esistono di vari tipi, come: le piattaforme autocarrate, quelle semoventi a braccio, le piattaforme semoventi verticali, quelle cingolate, a ragno, ecc.
Piattaforme aeree: come scegliere quella giusta e usarla al meglio
Come abbiamo visto ci sono diverse tipologie di piattaforme aeree impiegate in edilizia, ma a cosa servono e come è possibile individuare quella maggiormente adatta ai nostri scopi e utilizzarla al meglio?
Pensiamo, giusto per fare un esempio, a tutte quelle lavorazioni e a quegli interventi di costruzione o manutenzione, che si svolgono ad un’altezza elevata. Creare un’impalcatura non sempre si rivela la scelta migliore, per praticità, tempistiche e costi, una piattaforma aerea evita la costruzione dei classici ponteggi, rivelandosi in molti casi oltre che la scelta più efficace ed economica, anche quella più sicura per i lavoratori.
Le piattaforme aeree usate, così come quelle nuove, si trovano facilmente sul mercato e come detto ne esistono numerosi diversi modelli, in base al tipo di interventi che si vanno a fare. C’è poi anche la possibilità di noleggiare le piattaforme aeree, che risultano molto utili in vari contesti, tra i quali elenchiamo:
- Costruzioni e ristrutturazioni edili;
- Smaltimento di materiali di vario tipo;
- Trasporto di macerie, materiali e attrezzature varie;
- Attività di logistica e magazzino;
- Rinnovo di tetti o vari interventi sugli stessi;
Per ognuno di questi impieghi andrà individuata ed utilizzata la piattaforma aerea più adatta.
Tipi di piattaforme aeree
Abbiamo già accennato all’esistenza di varie tipologie di piattaforma aerea, torniamo ora sul tema, con un maggiore livello di approfondimento. Per facilitare un po’ le cose possiamo intanto creare una macro distinzione, organizzando tutte le piattaforme aeree in due grandi gruppi: il primo con una protezione verticale del baricentro del carico all’interno. Il secondo con la protezione verticale all’esterno.
Fatta questa distinzione preliminare, ci sono poi 6 differenti tipologie di piattaforme aeree, da utilizzare in base al tipo di intervento e all’altezza al quale va svolto. Iniziamo con le piattaforme semoventi a ragno, dotate di un braccio e stabilizzatori idraulici articolati (simili alle zampe di un aracnide), che vengono impiegate per applicazioni in esterno e in interno, fino a 50 metri d’altezza.
Le piattaforme autocarrate con braccio articolato o telescopico possono muoversi a 360°, hanno stabilizzatori idraulici e una torretta girevole che permette di lavorare ad altezze fino a 100 metri. Le piattaforme semoventi a braccio telescopico possono essere gommate o cingolate e permettono di intervenire fino a 40 metri d’altezza.
Le piattaforme trainabili sono montate su un rimorchio stradale, dotate di stabilizzatori meccanici o idraulici e di una torretta girevole. Risultano utili per interventi fino a 25 metri d’altezza. Le piattaforme semoventi verticali sono in grado di spostarsi (a bassa velocità) anche con la piattaforma di lavoro sollevata e di lavorare fino ad un’altezza di 35 metri. I sollevatori e le autogrù si dividono in semoventi e a spostamento manuale, con o senza gli appositi stabilizzatori meccanici e permettono di lavorare in sicurezza fino a 12 metri d’altezza.