Metti a norma la tua azienda con le porte antincendio REI

porte antincendio REI

Tutte le attività commerciali, oppure gli uffici e le aziende hanno il dovere di adeguarsi alle vigenti regole relative alla prevenzione per gli incendi. Quando si parla di sicurezza infatti non bisogna mai adagiarsi e rischiare di restare indietro. Conoscere la normativa è fondamentale per salvaguardare la tua impresa, la tua persona e i lavoratori, scegliendo strumenti che possano prevenire un evento violento. Tra questi non possiamo non citare le porte R.E.I. antincendio, le cosiddette porte tagliafuoco che presentano delle caratteristiche speciali. Ne parleremo di seguito cercando di fare chiarezza sulle norme previste sul tema della sicurezza e degli incendi.

Che cosa sono le porte antincendio REI

Il nome stesso di questa porte non è altro che un acronimo che indica, in lingua francese, quelle che sono le caratteristiche di questo prodotto. La “R” rappresenta la Resistenza dei materiali usati per costruire una porta che possa così resistere davanti alle fiamme. L’obiettivo è di ostacolare la diffusione del fuoco all’interno dell’ambiente colpito. La “E” sta per Enchentolonage, e indica la tenuta dei gas, evitando così a questa sostanza di penetrare in altre zone, tenendola confinata solo nel luogo in cui si è verificato l’incendio. Infine la “I” riguarda l’Isolamento termico poiché la porta isola un ambiente mantenendo le temperature a un livello accettabile. Possono essere chiuse in modo automatico dal personale che andrà ad azionarle senza doversi necessariamente esporre a un pericolo.

Inoltre, come previsto dalla normativa di cui parleremo tra poco, le porte antincendio REI sono assegnate a una classe di resistenza alle fiamme. Il livello è indicato con un numero che riporta così i minuti totali della resistenza al fuoco che potrà garantire.

Cosa dice la normativa

E’ fondamentale per ogni azienda prevedere la formazione del personale e di ogni addetto rispetto alle norme di sicurezza. A partire dal 1993 è stato presentato un decreto che raccoglieva le modalità con cui dovevano essere omologate le porte antincendio. Lo scopo era quello di riportare su ogni entrata un marchio di conformità. Sei anni dopo il Ministero dell’Interno ha ulteriormente chiarito la classificazione delle porte rispetto alla loro resistenza. E questo ci porta qui, proprio all’oggi: la normativa dice che per industrie, uffici e aziende è necessario prevedere porte tagliafuoco.

Ogni titolare di impresa deve provvedere all’installazione e alla periodica manutenzione delle entrate, richiedendo il controllo da parte dei Vigili del Fuoco. In questo modo è possibile attestare il rispetto di determinate caratteristiche che servono per l’idoneità al livello di sicurezza rispetto agli incendi in azienda. Il datore di lavoro ha anche l’obbligo di individuare il dipendente che dovrà gestire eventuali emergenze per far attuare le misure di prevenzione. Ovviamente è prevista una valutazione rispetto ai rischi e al piano di emergenza, preferendo tutti i dipendenti che hanno seguito i corsi di formazione e di aggiornamento.