Gastrite nervosa: scopriamo insieme sintomi, cause e rimedi per poter far fronte in modo efficace il mal di stomaco da stress.
Dolore, iperacidità di stomaco, bruciore… Quando non riusciamo a “digerire la vita” spesso il nostro stomaco si ribella mandandoci segnali d’allarme che è bene non sottovalutare.
La gastrite nervosa si manifesta clinicamente con un’infiammazione della parete interna dello stomaco, provocata dall’azione irritante e corrosiva dei succhi digestivi acidi, a livello della mucosa gastrica. Quando si parla di gastrite nervosa spesso, più che un’infiammazione vera e propria, si intende un’irritazione della mucosa gastrica. Si tratta pur sempre di una forma infiammatoria, ma più blanda. Ecco perché è bene intervenire per tempo in modo da stroncarla sul nascere.
Gli strati cellulari che compongono la mucosa gastrica sono fisiologicamente implicati in attività importanti per preservare il benessere dello stomaco. Tra le principali funzioni abbiamo:
- la produzione dei succhi digestivi acidi necessari al processo digestivo
- la secrezione del muco protettivo, che forma una barriera difensiva dagli attacchi dei contenuti acidi.
Quando ci si trova in una condizione di squilibrio e l’acidità gastrica diventa eccessiva, si vanno a ledere le pareti dello stomaco provocando i caratteristici sintomi.
Gastrite nervosa, riconoscere i sintomi
I principali sintomi della gastrite nervosa sono:
- bruciore di stomaco, localizzato nella parte alta dell’addome e di intensità variabile, dovuto all’iperacidità gastrica.
- Senso di vuoto e crampi: è molto doloroso e può erroneamente essere scambiato per i morsi fame anche si si tratta di crampi piuttosto dolorosi
- cattiva digestione: è provocata dalla presenza dell’infiammazione che altera le funzionalità digestive e lo svuotamento gastrico
- gonfiore addominale: ma anche sensazione di pienezza, avvertita subito dopo i pasti
- astenia: ossia calo dell’appetito che può, in casi piuttosto rari, essere accompagnato da nausea e vomito
- stato di malessere generale.
Le cause della gastrite nervosa
Perchè stress e tensioni possono essere la causa del mal di stomaco? Come possono le emozioni quotidiane influire sul buon funzionamento della nostra digestione? Tutti abbiamo affrontato almeno una volta nella vita un periodo di intenso stress psico-fico. Soprattutto se prolungato può accompagnarsi anche con nervosismo, irritabilità e ansia ed arrivare a provocare un’eccessiva stimolazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene. La conseguenza è che aumenta la produzione di acido da parte dello stomaco e se ne riducono i meccanismi di difesa.
Quando la produzione è eccessiva, l’acido può superare lo strato di muco che protegge la parete dello stomaco andando così a danneggiare la mucosa protettiva e causando arrossamenti e piccole infiammazioni. Le persone che vivono momenti particolarmente stressanti, che sono eccessivamente emotive, o che soffrono di ansia riscontrano spesso queste caratteristiche manifestazioni della gastrite.
Gastrite nervosa, cura
Se la causa della gastrite è nota e il fastidio occasionale, un rimedio sintomatico al bisogno può bastare. Ma, se il disturbo è intenso o si ripresenta spesso, meglio interpellare il medico.
Gastrite nervosa: curarsi da sé
Per contrastare i fastidiosi sintomi della gastrite nervosa è importante adottare uno stile di vita sano e cercare di tenere a bada lo stress: i consigli sono quelli di:
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- Tenere a bada lo stress e l’ansia: è impossibile fuggire dalle responsabilità quotidiane ma è importante avere dei momenti sfogo per riequilibrare la situazione. Attività fisica, yoga, meditazione, un hobby rilassante come lettura o pittura… Sono tutte cose che possono aiutare a scaricare le tensioni emotive.
- Prediligere uno stile di vita sano: Mangiare bene, fare un po’ di movimento quotidiano e riposare il giusto sono un ottimo modo per sentirsi meglio sia fisicamente che emotivamente.
- Praticare un’attività fisica regolare: lo sport fa bene al fisico (e un fisico allenato risponde meglio a tutte le situazioni stressanti) e anche all’umore. Praticare attività fisiche rilassanti e antistress, come per esempio lo yoga, pilates o meditazione può essere utile a sciogliere le tensioni fisiche muscolari e nervose apportando, di conseguenza, benefici importanti alla salute del nostro stomaco.
- Seguire un’alimentazione adeguata: in questo caso occorre quindi escludere cibi grassi, fritti, alimenti speziati ed eccessivamente conditi. Questi alimenti sono infatti responsabili di un aumento dell’acidità gastrica e irritano le pareti dello stomaco. Prediligere frutta e verdura fresche a alimenti facilmente digeribili ma nutrienti. An he alcune bevande possono essere dannose al nostro stomaco. Tra le bevande da evitare segnaliamo:
- le bibite gassate, addizionate oltre che di anidride carbonica anche di acidificanti, coloranti, cola e caffeina
- il caffè
- gli energy drink
- gli aperitivi, i cocktail e le bevande alcoliche in genere, vino e birra compresi
- i tè freddi e i succhi di frutta industriali o eccessivamente acidi
Il gastroenterologo
Se la gastrite è occasionale e non è eccessivamente dolorosa o invalidante possono bastare gli accorgimenti che abbiamo elencato. Quando però diventa costante e inizia a minare seriamente la nostra salute è bene rivolgersi al medico. Per individuare il trattamento più appropriato si dovrebbe sempre consultare il proprio medico e ottenere una diagnosi precisa. In caso di problemi allo stomaco lo specialista da contattare è il gastroenterologo.
La Gastroenterologia è quella branca medica che si occupa dello studio e della cura delle patologie a carico dello stomaco, dell’intestino e in più in generale di tutto l’apparato digerente.
Il Medico specialista della Gastroenterologia è indicato con il nome di Gastroenterologo. La visita specialista dal Gastroenterologo è la prima fase di valutazione della situazione clinica del Paziente e può essere richiesta per un vastissimo numero di problematiche e la gastrite è forse una delle più comuni.
Visita dal Gastroenterologo
La visita dal Gastroenterologo è la prima fase di approccio tra Paziente e specialista. Nel corso di questa prima valutazione, lo specialista gastroenterologo eseguirà una prima ed accurata analisi diagnostica ed andrà ad approfondire diversi aspetti del paziente: verranno raccolte tutte le informazioni circa la storia clinica del paziente; ascoltati i sintomi che lo hanno spinto a rivolgersi ad un medico; indagato su familiarità, stile di vita, sintomatologia riferita, eventuali malattie già note. A questo punto verrà fatto l’esame obiettivo del paziente e, qualora risultassero necessari, prescritti esami di approfondimento o analisi del sangue.
Solitamente, se non viene specificato in fase di prenotazione, non è necessaria alcuna preparazione. Se si è già in possesso di referti piuttosto recenti o altra documentazione clinica è bene portarli con sé.