Nel nostro Paese sono presenti miriadi di vecchi edifici che, come è noto, impediscono l’accesso a persone con ridotta mobilità se non attraverso l’ausilio di apposite strutture o soluzioni di trasporto ai piani. Per i nuovi edifici, invece, la costruzione prevede l’obbligo dell’assenza di barriere architettoniche come predisposto dalla normativa vigente.
Le legge per l’abbattimento delle barriere architettoniche
Ci riferiamo alla legge 13 del 1989 e al regolamento di attuazione varato con il Decreto Ministeriale del 14 giugno 1989 n. 263. Questa normativa viene anche richiamata all’interno delle prescrizioni tecniche circa gli edifici pubblici e in quelle di costruzione di quelli destinati ad uno privato.
Tra queste norme sono previste anche le dimensioni degli ascensori come riportato da Nova Elevators, secondo cui l’installazione di impianti di risalita è di per sé obbligatorio. Inoltre in base alla configurazione dello stabile e allo spazio circostante sono previste differenti soluzioni per consentire l’accesso a tutti i cittadini a prescindere dalla loro condizione motoria.
Ecco perché la presenza di un ascensore si configura come fondamentale oltre che obbligatoria ma per far sì che l’impianto sia a norma è necessario rispettare precisi criteri di installazione.
Misure e grandezze standard degli ascensori
Gli ascensori, in breve, devono poter garantire facilità di accesso, movimento e trasporto garantendo sicurezza a tutti gli utilizzatori. In aggiunta ogni impianto di risalita deve possedere specifiche caratteristiche strutturali per le quali è necessario affidarsi a aziende certificate.
In particolare nelle costruzioni nuove e destinate ad uso pubblico, ovvero non residenziale, dovranno essere presenti cabine a profondità minima di 140 x 110 cm in larghezza. Le porte dovranno avere un’ampiezza di almeno 80 centimetri mentre lo spazio libero antistante la cabina dell’ascensore dovrà avere una misura minima di 150 x 150 centimetri.
Edifici di nuova costruzione
Similmente per gli edifici di recente costruzione destinati all’uso residenziale le dimensioni minime sono di 130 centimetri di profondità, di 95 centimetri di larghezza con porte luce e porte antistanti la cabina identiche a quelle del caso precedente.
Per gli edifici pre-esistenti, invece, l’intervento di installazione di un ascensore per disabili dovrà seguire norme differenti. In particolare le misure di riferimento sono lievemente inferiori a quelle indicate sin qui perché, difatti, corrispondono a 120 centimetri di profondità, 80 centimetri di larghezza, porte luce di 75 centimetri e spazio minimo antistante la cabina di 140×140 centimetri.
Tali obblighi sono riferiti agli edifici con oltre tre livelli fuori terra
Tuttavia non è da escludere la possibilità di installare un ascensore o un mini-ascensore anche in edifici più bassi, come ad esempio un’abitazione privata. Qualsiasi soluzione di abbattimento delle barriere architettoniche, al giorno d’oggi, può essere valutata in base allo spazio disponibile e alle esigenze del cliente.
Grazie alle innovazioni sul campo, oggi, è possibile migliorare il confort abitativo di un’abitazione senza snaturarla ma integrando soluzioni di risalita versatili ed altamente personalizzabili. Sia nel caso di condomini che in case private la presenza di piattaforme elevatrici, ascensori e mini-ascensori migliora il grado di sicurezza, riduce il rischio di infortuni e cadute e fa aumentare il valore del fabbricato.