Una delle professioni che mai passerà di moda è quella dell’idraulico, poiché le sue abilità e i servizi che offre sono regolarmente richiesti dai consumatori. Il motivo? Semplice: si trova a lavorare costantemente con impianti e soluzioni che prevedono l’uso di liquidi e in particolare di acqua sia a livello industriale che privato. Ovviamente le sue competenze e mansioni spaziano anche nel settore riscaldamento, nel condizionamento, negli impianti sanitari e interventi su impianti a gas. E come non citare gli impianti di irrigazione, lo smaltimento delle acque reflue e più in generale impianti idrici.
Sei alla ricerca di informazioni che ti permettano di scoprire in che modo puoi diventare un idraulico e come avviare la tua attività? Scopriremo di seguito tutte le info e i dettagli utili per dare inizio al lavoro dei tuoi sogni!
Che tipo di competenze deve avere un idraulico
Le mansioni di un idraulico sono tante e non prevedono solo il progetto o la costruzione di un impianto, ma la sua manutenzione e l’installazione di caldaie o sistemi di riscaldamento. E’ presto detto che per poter svolgere servizi di manutenzione ordinaria non serviranno particolari corsi o formazioni, ma basterà affidarsi all’esperienza. Al contrario se vogliamo accogliere le richieste di clienti che vogliono realizzare un nuovo impianto sarà necessario avere un titolo specifico. Oltre ad aver maturato una buona esperienza in veste di dipendente!
E’ chiaro che la teoria sia sempre un’ottima base per questo tipo di lavoro, del resto parliamo di un artigiano professionista. Ma non può mancare neppure la pratica e quindi un consapevole intervento sul campo. Avere passione è un ottimo inizio per seguire questa carriera, ma deve essere accompagnata dallo studio e da un costante aggiornamento. E per arrivare a questo step non si può ignorare una buona scuola. Un idraulico deve possedere conoscenze anche di termoidraulica e soprattutto avere un’idea chiara degli strumenti del mestiere al fine di intervenire in modo preciso a seconda del tipo di lavoro da svolgere. Infine è bene essere consapevoli della normativa anti-infortunistica che è utile per prevenire qualsiasi tipo di incidenti sul lavoro.
Corsi di formazione per idraulici
E’ possibile procedere su più strade, ma la prima cosa che devi chiederti è solo una: hai voglia di imparare? Se sei predisposto per lo studio e trovi interessante capire e conoscere i concetti che poi andrai ad applicare sul campo, allora puoi spingerti fino a una laurea in materie scientifiche. Alcune persone si fermeranno prima, per esempio a un diploma tecnico, magari in fisica industriale, meccanica o termodinamica. In seguito sarà necessario sottoporsi a un anno di esperienza lavorativa in un’impresa del settore. Il terzo percorso che si può seguire è quello della qualifica professionale, al quale dovranno necessariamente seguire 2 anni di esperienza nel settore.
Ci sono anche idraulici che non hanno conseguito il titolo di studio ma hanno svolto almeno 3 anni di lavoro o fino a 6 anni di attività non specializzata. Fino a qualche tempo fa era possibile infatti vestire il ruolo di socio di impresa, oppure collaboratore familiare e titolare. Ma seguire un corso ti permetterà di muoversi con maggior sicurezza sul campo e approfondire il tuo livello di esperienza in un tempo minore. Senza dimenticare che seguendo una buona formazione garantirà di ottenere il primo requisito richiesto dalla Camera di Commercio. In futuro, non appena ci sarà la doverosa crescita lavorativa, si potrà arrivare anche ad attribuire la certificazione degli impianti.
Che cosa devi fare a livello fiscale per diventare un idraulico
Ciò che puoi fare prima di lanciarti a capofitto sulla tua nuova attività, aprendo la partita IVA, è ottenere un po’ di esperienza come dipendente. Da un lato avrai la possibilità di migliorare le tue abilità e competenze, oltre a imparare i “trucchi” del mestiere. Non bisogna pensare solo a interventi privati di piccola portata, ma è indispensabile avere dimestichezza con l’installazione e creazione di impianti. Questo chiama in causa anche le certificati e la conformità di un impianto che dovrà essere così considerato a norma, come spiegato con la Legge 46/90 che attesta le conoscenze e abilità tecnico-pratiche di tale professionista.
Sarà doveroso iscriversi all’Albo degli Artigiani per lavorare, decidendo se procedere con l’apertura di una partita IVA come ditta individuale, oppure entrare in una società già esistente. La scelta è personale, ma è sempre meglio non affrettare i tempi.